Misurazioni della messa a terra secondo la norma EN 62305 con i misuratore MRU-200-GPS
Le misurazioni della messa a terra sono un elemento molto importante della protezione contro le scosse elettriche.
Gli impianti di messa a terra sono funzionali, protettivi, ausiliari e antifulmine. A seconda degli elementi utilizzati per la costruzione dei dispersori, si dividono in naturali e artificiali. Come dispersori naturali possono essere utilizzati: tubi metallici dell’acqua, elementi metallici annegati nelle fondamenta, rinforzi del calcestruzzo affondato nel terreno e altri elementi a buon contatto con il suolo. Come dispersori artificiali possono essere utilizzati tratti, barre, fili, cavi, lamiere o nastri di acciaio, ricoperti da rivestimenti protettivi conduttivi (anticorrosione), affondati nel terreno orizzontalmente (dispersori orizzontali) o verticalmente (dispersori verticali). I dispersori possono essere realizzati come elementi singoli (dispersori concentrati) o sotto forma di un sistema complesso, costituito da un sistema di dispersori di varie configurazioni (dispersori ad anello, dispersori a traliccio, dispersori radiali). Per via dell’influsso di fattori esterni (corrosione) e del ruolo della messa a terra nel garantire la sicurezza, è molto importante eseguire misurazioni regolari e corrette della messa a terra.
La norma EN 62305 Protezione contro i fulmini – richiede, tra l’altro, la misurazione dell’impedenza della messa a terra, cioè tenendo conto, oltre alla resistenza, della componente reattiva del dispersore. Durante una scarica da fulmine, solo una parte del dispersore è coinvolta nello scarico della corrente. La misurazione dell’impedenza della messa a terra riflette questa parte.
Nel metodo di misurazione dell’impedenza della messa a terra, vengono generati impulsi corrispondenti alla forma dei colpi di fulmine. L’impedenza di messa a terra così misurata corrisponde al suo valore per le scariche dei fulmini e deve essere confrontata con i requisiti della norma. La norma prevede, tra l’altro, i requisiti per gli impianti a rischio di incendio ed esplosione, stazioni di servizio.
MRU-200-GPS è l’unico strumento sul mercato che consente di misurare l’impedenza di terra secondo la norma PN‑EN 62305 e tutti gli altri metodi di misurazione:
- a 2, 3 e 4 conduttori,
- a 3 – con conduttori con l’utilizzo di pinze singole,
- a due pinze,
- a flashover.
Il misuratore misura la resistività del suolo, nonché le correnti di dispersione e danneggiamento.
Grazie ai metodi completi, è possibile eseguire le misurazioni in oggetti sotto tensione, di pali di linee ad alta tensione e in luoghi dove non è possibile utilizzare gli elettrodi ausiliari.
La risoluzione del risultato di 0,001Ω e i campi di misura da 0,045 Ω collocano l’MRU-200-GPS nella posizione di leader tra i misuratori più professionali al mondo.
MRU-200-GPS è l’unico dispositivo al mondo che consente di eseguire misurazioni della messa terra con tutti i metodi di misurazione conosciuti:
- 3p – metodo tecnico – il metodo più comunemente utilizzato, richiamato dalla norma PN-EN 62305; ideale per misure di messa a terra singola. Richiede l’utilizzo di 2 sonde ausiliarie per attivare il flusso attraverso la messa a terra analizzata della corrente di prova. In caso di una messa a terra multipla, è necessario scollegare il connettore di controllo.
- 4p – metodo tecnico ad altissima precisione, grazie all’applicazione del metodo a quattro conduttori si elimina l’influsso della resistenza dei cavi sulla resistenza della messa a terra misurata.
- 3p con le pinze – metodo tecnico, grazie all’utilizzo di pinze aggiuntive, è possibile la misurazione di messe a terra multiple senza la necessità di scollegamento i connettori di comando.
- A due pinze – in questo metodo non è necessario utilizzare sonde ausiliarie, il metodo può essere utilizzato nel caso di messe a terra multiple, non collegate sotto il suolo. Inoltre viene misurata la continuità dei collegamenti dell’intero impianto di messa a terra
- 2p – un metodo che consente una misurazione orientativa della messa a terra con l’utilizzo una messa a terra da un valore conosciuto o di una messa a terra da un valore molto basso (per es. il conduttore PE della rete).
- 4p – metodo flashover, grazie all’utilizzo della misura ad impulsi, viene misurata
l’impedenza della messa a terra. È possibile eseguire misurazioni con l’impulso di 4/10 µs, 8/20 µs e 10/350 µs, che consente di eseguire misurazioni secondo le raccomandazioni della norma EN 62305 simulando urti causati da scariche sull’oggetto o colpi dovuti alle interazioni induttive. La specificità della misurazione a impulsi consente inoltre di effettuare più misure delle messe a terra, senza la necessità di scollegare i connettori di controllo, grazie a cui è possibile misurare gli oggetti senza togliere l’alimentazione – per es. delle messe a terra dei poli della linea AT e delle stazioni di commutazione.
Inoltre, il MRU-200-GPS consente la misurazione:
- della resistività del suolo ρ – misurazione possibile a varie profondità, necessaria nella fase di progettazione della messa a terra
- continuità dei collegamenti protettivi ed equipotenziali secondo la norma EN 61557-4.
Il dispositivo soddisfa i requisiti della norma EN 61557-5 e EN 61557-4.
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